"Io penso spesso alle nozze di Cana. Il primo vino è bellissimo: è l’innamoramento. Ma non dura fino alla fine: deve venire un secondo vino, cioè deve fermentare e crescere, maturare. Un amore definitivo che diventi realmente «secondo vino» è più bello, migliore del primo vino. E questo dobbiamo cercare. E qui è importante anche che l’io non sia isolato, l’io e il tu, ma che sia coinvolta anche la comunità della parrocchia, la Chiesa, gli amici. La comunione di vita con altri, con famiglie che si appoggiano l’una all’altra, è molto importante e solo così, in questo coinvolgimento della comunità, degli amici, della Chiesa, della fede, di Dio stesso, cresce un vino che va per sempre." (Benedetto XVI alla festa delle testimonianze - VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Milano, 1-3 giugno 2012)

mercoledì 5 marzo 2014

“CONVERTITEVI E CREDETE AL VANGELO”

Carissimi, 
eccoci a vivere ancora la Quaresima, «tempo liturgico "forte" di preghiera, tempo di penitenza e di impegno nel servire i fratelli», che ci porta a fare memoria della storia della salvezza e culminerà nella grande domenica della Resurrezione di Cristo, nostro Signore e unico Salvatore.
Questa breve riflessione del Papa emerito, Benedetto XVI, accompagni il nostro cammino quaresimale perché, trasformati concretamente dall'amore del Padre, possiamo essere testimoni sempre più credibili del Cristo Risorto, nell'amore e nel servizio ai fratelli, soprattutto a coloro che vivono nella miseria materiale, morale e spirituale. Il Vangelo sia il nostro programma di vita in famiglia, nella Chiesa, nel mondo.

“Convertirsi vuol dire cercare Dio, andare con Dio, seguire docilmente gli insegnamenti del suo Figlio, di Gesù Cristo; convertirsi non è uno sforzo per autorealizzare se stessi, perché l’essere umano non è l’architetto del proprio destino eterno. Non siamo noi che abbiamo fatto noi stessi. Perciò l'autorealizzazione è una contraddizione ed è anche troppo poco per noi. Abbiamo una destinazione più alta. Potremmo dire che la conversione consiste proprio nel non considerarsi i «creatori» di se stessi e così scoprire la verità, perché non siamo autori di noi stessi. Conversione consiste nell'accettare liberamente e con amore di dipendere in tutto da Dio, il vero nostro Creatore, di dipendere dall'amore. Questa non è dipendenza ma libertà. Convertirsi significa allora non inseguire il proprio successo personale - che è una cosa che passa - ma, abbandonando ogni umana sicurezza, porsi con semplicità e fiducia alla sequela del Signore perché per ciascuno Gesù diventi, come amava ripetere la beata Teresa di Calcutta, «il mio tutto in tutto»” (dall'udienza generale del Mercoledì delle Ceneri, 21 febbraio 2007).

Rinnovati nello spirito facciamo, quindi, nostro l’invito di Papa Francesco affinché il tempo di Quaresima ci trovi “disposti e solleciti nel testimoniare a quanti vivono nella miseria materiale, morale e spirituale il messaggio evangelico, che si riassume nell'annuncio dell’amore del Padre misericordioso, pronto ad abbracciare in Cristo ogni persona. Potremo farlo nella misura in cui saremo conformati a Cristo, che si è fatto povero e ci ha arricchiti con la sua povertà. La Quaresima è un tempo adatto per la spogliazione; e ci farà bene domandarci di quali cose possiamo privarci al fine di aiutare e arricchire altri con la nostra povertà” (Papa Francesco, Messaggio per la Quaresima 2014).

Santa Quaresima a tutti.
Maria Pia e Antonello

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